TAMPONE RINOFARINGEO - COVID-19

TAMPONE RINOFARINGEO - COVID-19
Responsabile: Dott. Mattia Olivier
Biologi collaboratori:
Dott.ssa Cristina Grando
Dott. Andrea Muscarà
Dott.ssa Alessia Rampino
Dott.ssa Rhena Pascolo
Dott.ssa Martina Concetta Spinelli
Dott.ssa Ludovica Maestosi
Dott. Daniele Marino
Orari
Segreteria: dal lunedì al venerdì dalle 07.30 alle 19.30 - Sabato dalle 07.30 alle 13.00

TAMPONE RINOFARINGEO PER IL COVID-19 

CAMPIONI BIOLOGICI PER DIAGNOSI DI COVID-19  - TAMPONE RINOFARINGEO

Per la rilevazione dell’infezione da SARS-CoV-2 la metodica di elezione è il tampone rinofaringeo. Tale esame, che normalmente viene utilizzato per stabilire la presenza di infezioni delle alte vie respiratorie e identificare eventuali malattie infettive, ad oggi rappresenta il metodo più affidabile per la diagnosi di COVID-19.

Il rinofaringe è posto in profondità dietro al naso ed è la porzione superiore della faringe. Per essere raggiunto, è necessario far avanzare il tampone nelle fosse nasali perpendicolarmente al volto dell’Utente, appoggiandolo al pavimento delle fosse nasali, per una lunghezza media da 8 a 12 cm.

Il tampone rinofaringeo consiste nel prelievo di muco che riveste le cellule superficiali della mucosa del rinofaringe. Il prelievo viene eseguito in pochi secondi e ha un’invasività minima, originando al più un impercettibile fastidio nel punto di contatto. La semplicità del prelievo non significa però che possa essere eseguito da chiunque, ma da personale addestrato e specializzato che deve garantire la corretta esecuzione della procedura evitando sia la contaminazione del campione che la raccolta solo nel tratto più esterno delle fosse nasali, procedura che inficerebbe il risultato del test molecolare.

PROCEDURA

Il professionista invita l’Utente ad assumere una posizione seduta con la testa leggermente inclinata indietro, per favorire l’asse visivo rispetto all’avanzamento del tampone.

Procede chiedendo all’Utente da quale narice respira meglio, da preferirsi per l’esecuzione e lo invita a rimuovere la mascherina e a soffiarsi il naso, se presenta secrezioni.

Gli solleva quindi la punta del naso ed introduce il tampone nella narice orientandolo verso il rinofaringe (che esternamente corrisponde al condotto uditivo esterno). Prosegue appoggiando il tampone sul pavimento della fossa nasale, perpendicolarmente al volto e lo spinge posteriormente, sempre parallelamente al pavimento della fossa nasale, fino a giungere in rinofaringe per una lunghezza di 8-12 cm, finché il tampone si arresta sulla parete posteriore del rinofaringe, sede del prelievo.

Ruota delicatamente in senso orario e/o antiorario e lo lascia in sede per alcuni secondi.

Una volta terminata la procedura, il bastoncino va inserito nell’apposita provetta contenente il terreno di trasporto e spezzato.

Il tampone rinofaringeo viene poi analizzato dal laboratorio della Friuli Coram il quale confermerà la presenza del virus nella faringe per mezzo di test molecolari (RT-PCR). 

In caso di esito positivo l’Utente dovrà essere sottoposto a quarantena e la struttura dovrà effettuare una segnalazione tempestiva al dipartimento di prevenzione competente, notificando tutte le informazioni necessarie per i provvedimenti di isolamento e tracciatura dei contatti.

TEST A CONFRONTO

TEST SIEROLOGICO DI IMMUNIZZAZIONE

TAMPONE RAPIDO
DI ULTIMA GENERAZIONE

TAMPONE MOLECOLARE

Che tipo di test sono?

Test eseguiti con metodica in chemiluminescenza.

Che tipo di test sono?

Test eseguiti con metodica in chemiluminescenza.

Che tipo di test sono?

Test eseguiti con metodica RT-PCR.

Come vengono eseguiti?

Il test viene eseguito su una piccola quantità di siero ottenuto tramite prelievo venoso.

Come vengono eseguiti?

La raccolta viene eseguita con tampone rino-oro-faringeo.

Come vengono eseguiti?

La raccolta viene eseguita con tampone rino-oro-faringeo.

Quando possono essere eseguiti?

  • Il test è da considerarsi di screening con lo scopo di essere di ausilio nella conferma di avvenuto contatto con il virus SARS-CoV2, l’agente patogeno responsabile del COVID – 19.

Quando possono essere eseguiti?

  • Caso sospetto sintomatico
  • Contatto asintomatico con esposizione ad alto rischio oppure attività di screening di comunità per motivi di sanità pubblica
  • Soggetto asintomatico, non appartenente a categorie a rischio

Quando possono essere eseguiti?

  • Caso sospetto sintomatico
  • Contatto asintomatico con esposizione ad alto rischio oppure attività di screening di comunità per motivi di sanità pubblica
  • Soggetto asintomatico, non appartenente a categorie a rischio

Come comportarsi in caso di positività?

  • La positività del test implica che è avvenuto un contatto tra il virus e il nostro organismo (con o senza espressione sintomatica) e che, a seconda della presenza di IgM o IgG:
    • la risposta immunitaria è ancora in atto (presenza di sole IgM)
    • oppure pregressa (presenza di IgM e di IgG, o sole IgG).

Come comportarsi in caso di positività?

  • In caso di positività al test rapido antigenico il caso si considera “confermato” senza necessità di test molecolare e i provvedimenti di isolamento possono essere attuati immediatamente.

Come comportarsi in caso di positività?

  • La positività del test implica che il virus è presente nel nostro organismo. A fronte di un risultato positivo l’utente dovrà porsi da subito in isolamento fiduciario a domicilio.

Come comportarsi in caso di negatività?

La negatività del test può implicare:

  • che non c’è stata ancora una reazione di tipo anticorpale (che può evidenziarsi nei successivi dieci giorni in caso di avvenuta infezione);
  • che non c’è stata ancora alcuna infezione;
  • che non è stata fatta alcuna vaccinazione;
  • che la vaccinazione non ha indotto la produzione di anticorpi.

Come comportarsi in caso di negatività?

  • Caso sospetto sintomatico o caso di contatto asintomatico con esposizione ad alto rischio oppure attività di screening di comunità per motivi di sanità pubblica: il test deve essere ripetuto con metodica RT-PCR o con un secondo test antigenico rapido a distanza di 2-4 giorni.
  • Soggetto asintomatico, non appartenente a categorie a rischio che effettua il test su base volontaria o esame richiesto per motivi di viaggio: se il saggio antigenico risulta negativo non necessita di ulteriori approfondimenti.

Come comportarsi in caso di negatività?

La negatività del test può implicare:

  • che non c’è stata ancora alcuna infezione;
  • che il virus potrebbe essere in incubazione;
  • che l’infezione non è più in atto.

Quali sono i vantaggi?

  • Il referto è pronto in 24h.
  • Il risultato viene refertato direttamente online senza richiedere la permanenza dell’utente presso la struttura.

Quali sono i vantaggi?

  • Il test richiede poco tempo di esecuzione (referto pronto in giornata).
  • Il risultato viene refertato direttamente online senza richiedere la permanenza dell’utente presso la struttura.
  • Se utilizzati entro la prima settimana di infezione risultano essere una valida alternativa al tampone molecolare.
  • Presentano un costo contenuto rispetto al tampone molecolare.
  • Il test in uso presso il laboratorio della Friuli Coram è stato validato anche su pazienti asintomatici.

Quali sono i vantaggi?

  • Il referto è pronto in 24h.
  • Il test molecolare rappresenta il gold Standard internazionale, per la diagnosi di COVID-19. La metodica di real-time RT-PCR (Reverse Transcription-Polymerase Chain Reaction) permette, attraverso l’amplificazione dei geni virali maggiormente espressi, di rilevare la presenza del genoma virale oltre che in soggetti sintomatici anche in presenza di bassa carica virale, pre-sintomatici o asintomatici.
  • Il risultato viene refertato direttamente online senza richiedere la permanenza dell’utente presso la struttura.

Quali sono gli svantaggi?

  • Un risultato negativo può indicare che non c’è stata ancora una reazione di tipo anticorpale (che può evidenziarsi nei successivi dieci giorni in caso di avvenuta infezione).

Quali sono gli svantaggi?

  • Rispetto al tampone molecolare, soprattutto dopo i 10 giorni dall’infezione, il test può risultare negativo.

Quali sono gli svantaggi?

  • Presenta un costo superiore al tampone rapido.

Quali sono le tempistiche di esecuzione?

È stato dimostrato che in seguito a infezione da SARS-CoV-2 l’organismo sviluppa delle immunoglobuline di tipo IgM e IgG.

  • Le IgM sono gli anticorpi che compaiono per primi nel siero dei pazienti dopo una primaria esposizione all’antigene (in genere non prima di 10 giorni), e quindi la loro presenza indica un’infezione recente. La concentrazione di IgM aumenta per alcune settimane e poi diminuisce quando inizia la produzione di IgG.
  • Le IgG cominciano a formarsi dopo circa 15 giorni dall’esposizione primaria all’antigene. L’organismo mantiene la memoria delle diverse IgG, che possono quindi essere riprodotte ad ogni esposizione allo stesso antigene (effetto “vaccino”), come pronta difesa. Le IgG sono così responsabili della protezione a lungo termine contro quel microrganismo.

Quali sono le tempistiche di esecuzione?

  • In caso di insorgenza dei sintomi: va eseguito il più presto possibile e in ogni caso entro cinque giorni dall'insorgenza dei sintomi
  • In caso di assenza di sintomi o se ci sono state esposizioni multiple negli ultimi 3 giorni: il test antigenico rapido deve essere eseguito prima possibile ed entro 7 giorni dall’ultima esposizione.

Quali sono le tempistiche di esecuzione?

  • In caso di insorgenza di sintomi: va eseguito il più presto possibile, ma non prima di almeno 3-4 giorni dal contatto con un positivo.
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