VISITA OCULISTICA PEDIATRICA 0 - 14 ANNI

Attraverso l’esecuzione di una visita oculistica è possibile esaminare sin dalla nascita l′occhio del bambino e valutare la presenza di difetti refrattivi o di patologie oculari

COME SI SVOLGE LA VISITA OCULISTICA PER UN BAMBINO?

La visita oculistica pediatrica si compone di due fasi:

  • Valutazione ortottica;
  • esame obiettivo oculistico che prevede la dilatazione pupillare mediante l’installazione di gocce. Queste hanno lo scopo di svelare difetti refrattivi nascosti e permettono un'ottimale visualizzazione delle strutture oculari. Dopo circa 15 minuti dal momento dell’instillazione e per l’intera giornata il bambino non riuscirà a mettere a fuoco le immagini ravvicinate. A volte è necessario immobilizzare il paziente per mettere le gocce perché per paura si rifiutano di collaborare ma le manovre non sono dolorose, il più delle volte sarà la tensione a scatenare la reazione del bambino.

TAPPE DELLE VISITE OCULISTICHE IN ETA' PEDIATRICA

  • Nei giorni successivi al parto per i neonati che all’esame di screening effettuato dal pediatra presso il Nido risultino sospetti per una patologia oculare importante come la cataratta congenita, il retinoblastoma, il glaucoma congenito o difetti refrattari elevati.
  • Entro il primo anno di vita nei nati pretermine, sia che sviluppino o meno la retinopatia del prematuro, in quanto il rischio di sviluppare difetti visivi e strabismo in questi soggetti è maggiore rispetto ai nati a termine. Necessitano di una visita specialistica entro l’anno di età anche i figli di madri che hanno contratto malattie durante la gravidanza, quali la toxoplasmosi o la rosolia, i bambini con familiari affetti da malattie retiniche di carattere eredofamiliare e i bambini ai quali il pediatra riscontri (dopo i 6 mesi) un’anomalia nei movimenti oculari o deviazioni strabiche che possono essere associate o meno a difetti refrattivi.  
  • Ai 3 anni di età anche se il bambino non lamenta disturbi, ma è indispensabile per identificare i deficit visivi, diagnosticare un’ eventuale ambliopia, il cosiddetto occhio pigro, e intraprendere il trattamento necessario in tempo utile.
  • A 5/6 anni in concomitanza con l’ inizio della scuola elementare. A questa età i difetti visivi vanno tempestivamente corretti per assicurare la migliore acuità visiva possibile e per gestirne al meglio l’ evoluzione.
  • A 8 anni perché spesso a questa età si presenta la miopia cosiddetta “scolare”. Successivamente proseguire con visite oculistiche periodiche a seconda delle indicazioni fornite dall'oculista.

QUALI SONO I SEGNI E I COMPORTAMENTI CHE RICHIEDONO UNA VISITA OCULISTICA AL DI FUORI DEI CONTROLLI PRESTABILITI ?

Le seguenti situazioni esulano temporalmente dalle età canoniche in cui è raccomandabile eseguire dei controlli oculistici:

  • occhio arrossato;
  • lacrimazione abbondante, secrezione mucosa o purulenta;
  • sospetto strabismo;
  • anomalia della posizione delle palpebre (ptosi palpebrale);
  • occhi grandi o piccoli;
  • pupille di diversa forma o diametro;
  • riflesso bianco della pupilla;
  • tendenza ad avvicinare gli oggetti al viso e ad avvicinarsi al televisore con sensazione di difficoltà a vedere gli oggetti lontani;
  • posizione anomala del capo;
  • chiusura di un occhio alla luce o durante l’ osservazione;
  • fastidio alla luce;
  • ammiccamenti frequenti associati a prurito;
  • nistagmo (scosse irregolari degli occhi);
  • sguardo assente;
  • mancanza di reazione allo stimolo luminoso;
  • difficoltà nel seguire gli oggetti in movimento dopo i 3 mesi di vita;
  • cefalea frequente;
  • difficoltà nel riconoscere i colori (dopo i 5 anni);
  • difficoltà nel colorare rispettando i bordi delle figure.

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